Metodo © CO.R.S.A.: Il rivoluzionario approccio di coaching che unisce rapidità, concretezza e solidità nel tempo [registrato da rf.coach nel 2005]
La “rivoluzione copernicana” del coaching professionistico

Il metodo della mia scuola di coaching IN Coach Academy, rappresenta il filo conduttore di tutta la mia attività formativa e di coaching, e ha accompagnato anche la mia crescita personale. In quasi 20 anni ha portato alo miglioramento +150 aziende clienti, +12.000 persone formate, +800 allievi certificati, in quasi 100 edizioni , +1.600 giornate d’aula, discorsi, workshop,

“Senza un copione, può esserci solo improvvisazione e pressapochismo” – Bertolt Brecht
Una scuola di coaching professionale e seria si distingue per il metodo. Non c’è professionista senza metodo

Il metodo © CO.R.S.A. è la traduzione pratica dei principi fondanti del programma didattico © NSL Coaching approvato da ICF. Consiste in uno percorso in 6 fasi, creato per condurre una conversazione di coaching completa efficace e misurabile. Dal 2003 Il metodo della scuola coaching di rf.coach ha cambiato il modo di vivere di decine migliaia di persone, e il modo di fare management di oltre 150 aziende.

Il mental coaching è l’arte di spingersi oltre i propri limiti , ma prima ancora è l’arte di riconoscere con umiltà i propri limiti.

Il mental coaching è un una professione, basata su un processo preciso , che parte dalla messa a punto degli obiettivi , delle strategie e delle azioni , per giungere alla realizzazione di risultati , spesso oltre quanto previsto

Oltre che una professione, il mental coaching è un approccio utilizzabile nel proprio lavoro e nella vita di tutti i giorni, non occorre essere mental coach esperti o professionisti per praticarlo in ogni situazione. Usato come approccio, il mental coaching è in grado di arricchire e valorizzare sé stessi e gli altri, il proprio lavoro e le relazioni interpersonali.

Il mental coaching è l’arte di far crescere le persone responsabilizzandole, fa evolvere le società e la società, perché valorizza l’individuo e lo sprona a migliorare, in modo costruttivo e utile al sistema. Il mental coaching è un viaggio alla scoperta di sè, strumento di sviluppo sia per il mental coach che per il coachee, che consente ad entrambi di scoprire parti di sé inesplorate e sorprendenti.

Il metodo © CO.R.S.A. : COnsapevolezza > Responsabilità > Scelta > Azione
come l’orecchio distingue le parole e il palato assapora i cibi, così la mente consapevole discerne e separa il giusto dall’ ingiusto – Giobbe 34.3-4

  1. Il Territorio. La Consapevolezza di dove ti trovi. Per raggiungere un obiettivo devi innanzitutto capire come gira il fumo, ovvero essere consapevole delle dinamiche, della posta in gioco, delle persone coinvolte, dei precedenti, e del luogo in cui ti trovi
  2. La Consapevolezza del tuo vero problema, da dove nasce la tua esigenza di trattare l’argomento della fase 1 attorno a cui ruota la situazione
  3. La Consapevolezza di dove vuoi arrivare. Stabilisci il tuo migliore obiettivo. Definisci in modo concreto, specifico e misurabile ciò che risolverà il tuo problema. Se vuoi perseguire ciò di cui hai veramente bisogno, e non un obiettivo frutto di condizionamenti altrui, fantasie o chimere, l’obiettivo deve essere allineato al problema.

Il lavoro svolto nelle prime tre fasi, consente di allenare una particolare forma di intelligenza, non ancora presente nei testi scritti sull’argomento (Goleman & co) e che ho chiamato “ intelligenza situazionale”. Grazie al vero e proprio laboratorio della mia scuola di coaching, tutti possono sviluppare questa intelligenza iniziando a porsi 3 domande in sequenza : “Qual è il punto centrale della questione ? “ , “Qual è il vero problema ? ” , “ Che cosa voglio veramente ? “.

  1. Le Risorse a disposizione, le tue capacità, abilità, talenti, conoscenze. L’assunzione di responsabilità è autentica, motivante e realistica, solo quando è basata sui punti di forza. Questa è la fase in cui con la mia scuola di coaching aiuto il coachee a riconoscere e individuare tutte quelle abilità, risorse, punti di forza che vorrà mettere in campo per raggiungere il suo obiettivo, sia quelli che ha gia usato, sia quelli che “tiene nascosti nel cassetto senza saperlo”. La fase risorse funge da vero e proprio trampolino di lancio per la fase successiva, quella in cui il coachee dovrà stabilire il piano d’azione. È un momento cruciale, quello in cui il coach aiuta il coachee a credere in sè stesso, a trovare l’energia giusta, ad entrare nel flusso. E’ come mettere benzina nel motore. Costituisce una iniezione di fiducia, di autostima, di forza per il coachee.
  1. La Strada. Individua ciò che ti occorre e stendi il tuo miglior piano d’azione. E’ la fase in cui con la scuola di coaching aiuta il coachee ad acquisire e/o sviluppare tutte quelle competenze, risorse, mezzi che, insieme con i suoi punti di forza, gli serviranno per raggiungere l’obiettivo. Questa fase del coaching si tradurrà in un piano d’azione preciso, robusto, completo ed essenziale. E’ “la firma sul contratto” , la promessa , l’impegno con sè stesso.

 

Quanta energia si sprigiona da questo “momento magico” ! Ma solo se è preceduto dalle 2 fasi precedenti: consapevolezza e responsabilità. Se no è pura finzione, velleitarismo, millanteria, una scelta che non reggerà nel tempo. Perché, come dico a tutti gli allievi della scuola di coaching, volere è potere, ma solo se sai cosa puoi realmente fare, se no è mentire a sé stessi e agli altri, che è la vera origine di tutti i problemi che ci affliggono, da sempre. Molti commettono l’errore di credere che se vuoi puoi, perchè confondono la voglia con la volontà. La voglia è associata alla sfera emozionale , la volontà è pertinenza dell’intelletto. Ciò spiega perchè la stragrande maggioranza di coloro che si sono bevuti la frottola del “volere è potere” , normalmente non ottengono ciò che hanno voluto, e anzi, finiscono con l’alimentare frustrazione e risentimento.

  1. Il cammino. Il potere dell’azione, senza azione non c’è realtà, senza azione non c’è vita, senza azione non ci sono risultati. Alla fine, conterà solo ciò che hai fatto. E’ tra gli elementi che piu mi ispirarono quando decisi di fondare la scuola di coaching. Ma attenzione a non commettere l’errore di pensare che l’azione sia l’aspetto più importante. Lo dico con una mia frase “tormentone”: non c’è nulla di più pratico di una buona teoria. Perché solo se sai come è stato prodotto il risultato, puoi dire di avere realmente fatto qualcosa . Conoscerai certamente il famoso detto : sbagliando si impara. Non crederci, non è vero. La mia scuola di coaching è conosciuta per le affermazioni decisamente controintuitive: Sbagliando, si impara a sbagliare. Ciò che permette di crescere non è l’errore in sé, ma capire dove e come sei arrivato a commettere l’errore. E per sapere questo devi avere un modello, un manuale di istruzione attraverso il quale individuare ciò che va modificato. Se no corri 2 grossi rischi, modificare ciò avevi fatto bene, o peggio ti specializzerai nell’errore.

 

Ho appreso molto anche da coloro che ho formato nella mia scuola di coaching, che mi hanno accresciuto come persona e come coach. Tra questi ci sono molti dei miei oltre 800 allievi e 12.000 partecipanti ai vari corsi di formazione, che per questo annovero tra i miei “maestri silenziosi”.