La tecnica della bussola è una delle infinite “strategie” seguite per prendere una decisione importante: ecco come funziona.

Trovarsi a un bivio della propria carriera professionale e non sapere quale strada intraprendere. È una situazione comune, ma l’arte del “decision making” è difficile da imparare e spesso scegliere tra due vie, così come tra due offerte di lavoro, può mettere in crisi anche i professionisti.

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Esistono numerose tecniche utilizzate per avere supporto nelle decisioni importanti, modelli a cui riferirsi illustrati spesso durante i corsi di formazione o i percorsi mirati a favorire la crescita personale. Una di queste soluzioni è la tecnica della bussola, chiamata così proprio perché mette di fronte a una “rosa” di più fattori da valutare e, di conseguenza, vie da seguire.

Nel momento in cui bisogna prendere una decisione importante, per prima cosa, bisogna mettersi di fronte a un pezzo di carta bianca e annotare le risposte a cinque semplici quesiti fondamentali in grado, tuttavia, di svelare molto del proprio percorso personale e professionale.

Le domande da porsi sono le seguenti: da dove vengo? Cosa conta davvero per me? Chi conta davvero per me? Cosa mi trattiene? Cosa mi spinge? Per rispondere a questi quesiti è quindi necessario scandagliare la propria vita a partire dalle origini familiari e dalla formazione, fino a focalizzare l’attenzione sui momenti salienti che hanno in qualche modo segnato la propria esistenza.

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Il passo successivo prevede la valutazione di un numero ridotto di vie d’azione, limitate a sei: è infatti necessario individuare sei alternative possibili che rispondano alle seguenti caratteristiche: la via che mi affascina, la via che sogno, la via razionale (per identificarla è preferibile basarsi sui consigli delle persone d fiducia, la via del ritorno (quella che ci porta magari a fare dei cambiamenti ma senza discostarci dal passato), la via nota (preferiamo seguire la strada conosciuta o buttarci in una nuova avventura?), la via sconosciuta.